I consigli per un uso corretto del climatizzatore.

Il climatizzatore è ormai un elettrodomestico di largo consumo presente nelle case e uffici pubblici e privati.

Ecco alcuni consigli pratici per un uso corretto di quest’apparecchio al fine di ridurre lo spreco energetico, salvaguardare la propria salute fisica e risparmiare sulla bolletta!

Con questi semplici suggerimenti vi daremo qualche indicazione per sfruttare al massimo le potenzialità del vostro climatizzatore riducendone i consumi.

1.    Al momento dell’acquisto, scegliete climatizzatori DC inverter di classe energetica non inferiore alla A

     Sono un po’ più cari, ma la maggiore spesa viene ammortizzata rapidamente grazie a un calo dei consumi in bolletta. 
Un apparecchio di classe A++ riduce il consumo di energia fino a un terzo rispetto a un climatizzatore di classe inferiore.

2.    Il climatizzatore non dovrebbe essere acceso durante le ore della mattina e della sera, ma in quelle più calde della giornata

     Il climatizzatore infatti non va tenuto acceso per abitudine tutto il giorno, anche nelle stanze dove non siete o soprattutto se non siete in casa. Ricordate inoltre prima di andare a dormire di programmare lo spegnimento automatico: dormire con l’aria condizionata potrebbe darvi alcuni problemi di salute. Per questa motivazione esiste l’opzione “SLEEP” che consente al climatizzatore di spegnersi progressivamente senza provocare stress termici.

3.    Per evitare che l’aria fredda esca dalla casa o che quella calda entri, è bene tenere chiuse porte e finestre e, se è possibile, abbassare le tapparelle o accostare le persiane. Per impedire che il calore entri direttamente dal vetro della finestra, si possono utilizzare anche delle pellicole solari: speciali pellicole in poliestere che bloccano il calore e i raggi UV lasciando però passare la luce. Queste speciali pellicole sono in grado di bloccare l’energia solare fino all’80%.

4.    Un buon metodo per contrastare il calore, senza raffreddare troppo l’ambiente, è utilizzare la funzione di “deumidificatore”. Tutti i climatizzatori di nuova generazione infatti hanno anche questa particolare funzione che, abbassando la percentuale di umidità, l’ambiente si rinfresca in modo naturale, con un consumo minimo di energia. Per far sì che questo avvenga è necessario che l’umidità raggiunga il valore ottimale che è quello compreso tra il 40% e il 60%.

5.    Non esagerate con il freddo, e non trasformate le case in ghiacciaie. La differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno non deve superare i 5 o 6 gradi. Una temperatura più bassa non solo incide negativamente sul portafoglio, ma anche sulla salute. I bruschi sbalzi termici possono provocare, raffreddore, tosse, febbre e addirittura bronchite. In sintesi l’aria condizionata non può fare male se gestita nel modo giusto; può essere un valido aiuto soprattutto se ci sono anziani in casa, purché questi non siano esposti in maniera diretta al getto d’aria e che la temperatura risulti gradevole.

6.    Un ottimo modo per ridurre i consumi del climatizzatore è evitare di far aumentare il calore negli ambienti domestici. In tal senso è fondamentale evitare di usare elettrodomestici che producono molto calore come lavastoviglie, lavatrice, forno, nelle ore più calde del giorno (che andrebbero utilizzati nelle ore notturne); evitare di lasciare accese le luci degli ambienti e anche gli elettrodomestici in stand-by, soprattutto quelli che rimangono inutilizzati per diverse ore al giorno; gli apparecchi in modalità stand-by, continuano comunque a produrre energia, e un conseguente, seppur minimo, riscaldamento.

7.    Effettuare una corretta manutenzione del climatizzatore permette di tenere i climatizzatori a una temperatura meno bassa per raffreddare di più e consumare di meno. 
È sempre bene sottoporre questo elettrodomestico a pulizia periodica, da effettuare all’inizio della stagione calda, prima che venga utilizzato con frequenza. Il controllo deve essere fatto da addetti ai lavori, che, con prodotti specifici, elimineranno ogni traccia di sporco e polvere sanificando tutte le parti trattate.
Molti rischi della salute dipendono proprio dalla mancata manutenzione dell’impianto che, se sporco, può anche veicolare allergeni come pollini o polveri, ma anche batteri e virus, come quelli del raffreddore.
Con la pulizia del motore esterno, spesso sottovalutata, ma che può influire sulla buona resa dell’impianto, oltre all’eventuale verifica delle pressioni con apposita strumentazione. 

Fate controllare periodicamente il vostro condizionatore per evitare cattive sorprese e ricordate che per evitarle non basta passare i filtri sotto l’acqua.

 

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